Essere depressi è una condizione difficile da spiegare con le parole. Si possono enumerare i sintomi, ma questo non rende affatto l’esperienza interiore di chi vive uno stato depressivo. Ogni persona è diversa da un’altra e, specie quando si tratta di situazioni così difficili, comunicare come ci si sente appare un’impresa ai limiti dell’impossibile.
Per fortuna c’è l’arte che aiuta a dare voce anche all’inesprimibile. Può trattarsi di scrittura, come nel caso del bel libro autobiografico di Matt Haig “Ragioni per continuare a vivere” o di altre forme di creazione artistica.
Crystal Kung, una illustratrice originaria di Taiwan, ha realizzato un cortometraggio animato, Shadow, ossia l’Ombra. La protagonista è una ragazza che viene assalita da pensieri cupi mentre è nel bagno della sua casa, a mollo nella vasca.
L’ Ombra
Un momento che sembrerebbe essere di sicurezza e di relax diventa una condizione in cui la depressione si affaccia alla mente e ne prende, progressivamente, possesso. Qui di seguito il video del corto:
La depressione assume la forma di un’ Ombra minacciosa che si mette all’inseguimento della protagonista. La ragazza cerca di fuggire, ma le sembra di non avere scampo. Si tratta di una metafora potente, che mostra in modo molto efficace, secondo me, il senso di smarrimento e di impotenza da cui la depressione è caratterizzata.
Alla fine del corto animato la ragazza riemerge dai propri pensieri cupi per rispondere al telefono che squilla. Il ritorno ad una presunta normalità si accompagna al rassicurare gli altri dicendo che “Va tutto bene”, anche se non è affatto così. Non è affatto insolito, per chi soffre di depressione, sforzarsi di fingere un benessere apparente.
Un malessere invisibile
La lotta si gioca su di un terreno tutto interiore; dall’esterno si vede solo una giovane donna immersa nella vasca da bagno. Difficile sospettare l’intensità dei demoni che si agitano dentro la protagonista, perché all’apparenza tutto sembra tranquillo.
Chi soffre di depressione non riesce, spesso, a spiegare agli altri come si sente e dal di fuori la le persone fanno fatica a capire cosa stia succedendo; di certo, come ho scritto di recente, viviamo in tempi dominati dal mito dell’efficienza, in cui la depressione, che impedisce di stare al passo con la vita, può rappresentare uno stigma.
E’ naturale non voler fare preoccupare le persone vicine ed è molto difficile ammettere, sia con noi stessi che con gli altri, che non stiamo bene. Ciò nonostante, è fondamentale compiere questo passo: solo così avremo modo di prenderci cura di noi stessi e di chiedere l’aiuto di cui abbiamo bisogno per stare meglio.
Dare voce a ciò che sentiamo
Per questo è importante che si parli di quello che lo stato depressivo comporta, per restituire a chi sta combattendo un senso di riconoscimento e di speranza. Il percorso di superamento della depressione passa anche attraverso la condivisione, la possibilità di esprimere il proprio malessere ad alta voce senza doverlo nascondere.
Se dentro di noi si sta consumando una lotta, così come avviene alla protagonista di l’ “Ombra”, non facciamo finta che vada tutto bene. L’ombra da cui cerchiamo di fuggire diventa più forte se non chiediamo aiuto. Non siamo i soli a sentirci così. Dalla depressione si può guarire, cominciando proprio dal fare una scelta, quella più importante: prenderci cura di noi stessi/e.