Uomo alla finestra

Soffrire la solitudine

Soffrire la solitudine

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Soffrire la solitudine è una condizione comune, molto più di quanto non si pensi. C’è chi fa fatica a stringere relazioni; non tutti hanno lo stessa facilità di approccio a persone e situazioni nuove. In determinati casi, ad esempio se ci siamo appena trasferiti in nuovo quartiere, in una nuova città o anche in un’altra nazione, può essere ancora più difficile creare da zero una rete di contatti e amicizie.

La solitudine ha, però, a che fare non solo con la quantità di relazioni che abbiamo nelle nostre vite, ma anche con la qualità dei rapporti: anche chi ha molti amici e, all’apparenza, una vita sociale intensa può sentirsi solo.

Vicinanza o indipendenza?

Quando ci sentiamo soli crediamo che succeda unicamente a noi; ci può capitare di vivere l‘isolamento come se fosse una colpa, determinata da modi di essere errati che pensiamo di avere.

La società in cui viviamo ci invia dei messaggi contrastanti: da un lato è importante avere tante conoscenze, reali e virtuali, che possano partecipare alle nostre vite; dall’altro dobbiamo essere indipendenti e bastare a noi stessi. Ammettere di sentirci soli può sembrare una debolezza, perché implica che abbiamo bisogno degli altri per il nostro benessere.

La solitudine è un messaggio

Io credo che soffrire la solitudine sia un vissuto sano e naturale, che ci permette di prendere coscienza della nostra necessità di creare dei legami; questo non ci rende persone meno forti, non meno di quanto avere fame ci segnala che abbiamo bisogno di nutrirci. Mi sembra un paragone utile ad esprimere quello che voglio dire: avere fame è un istinto naturale necessario alla sopravvivenza, così come lo è l’istinto di stringere rapporti con gli altri.

Come interpretare questo messaggio? Un passo importante è proprio quello di diventare consapevoli del fatto che soffrire la solitudine indica la presenza di un bisogno da soddisfare; quali sono le relazioni che ci nutrono? Quando ci sentiamo molto soli è forte la tentazione di colmare il vuoto per allontanare il malessere che proviamo. Così facendo rischiamo, però, di creare delle relazioni a partire da un’emergenza, un po’ come quando per placare la fame mangiamo quello che ci capita. Sul momento sembra funzionare, ma, alla lunga, può creare delle difficoltà.

Cosa possiamo fare?

Accogliamo nella nostra vita persone con cui creare dei rapporti che siano fonte di benessere; di qualsiasi tipo di relazione si tratti è importante che ci trasmetta sensazioni positive e che ci faccia sentire accolti per come siamo.

Accettiamo il nostro carattere, senza voler a tutti i costi aderire a modelli che sentiamo troppo distanti da noi; se abbiamo una natura riservata e po’ timida non c’è alcun bisogno di trasformarci nelle anime della festa.

C’è grande differenza tra il motivare noi stessi a fare nuove amicizie, accettando qualche invito in più o coltivando un hobby che ci permetta di ampliare la nostra cerchia di conoscenze, e il forzarsi ad avere una vita sociale intensa e frenetica che non sentiamo adatta a noi.

Se la vita che stiamo conducendo non ci piace, se abbiamo la sensazione di esserci un po’ isolati dal mondo, prendiamo coscienza del fatto che abbiamo necessità di apportare dei cambiamenti; se abbiamo investito troppo in altre sfere dell’esistenza, trascurando i rapporti più autentici, possiamo scegliere di modificare le nostre priorità.

Possiamo, inoltre, capire che il timore di fidarci degli altri e di stabilire dei legami significativi ci frena, a causa di delusioni ricevute in passato o della paura di essere abbandonati. Forse pensavamo che una relazione affettiva stabile non ci fosse indispensabile, mentre, invece, ci rendiamo conto che vorremmo crearne una. E’ importante ascoltare le emozioni che proviamo, perché sono il modo più potente di cui disponiamo per metterci in contatto con i nostri bisogni più profondi.

Quando vi rendete conto di soffrire la solitudine accogliete questo sentimento senza formulare dei giudizi e domandatevi cosa vi sta segnalando; potreste scoprire qualcosa di importante su voi stessi, qualcosa che vi aiuterà a imprimere alla vostra vita un nuovo corso.

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