Come psicoterapeuta e come donna sono molto interessata alla psicologia femminile. Sono anche appassionata di mitologia: mi piacciono i miti, fin da quando ero piccola, e credo che la psicologia possa trovare nei racconti mitologici tanti utili spunti di riflessione e di azione.
Non potevo, quindi, che essere attratta da un libro intitolato “Le dee dentro la donna”; l’autrice, Jean Shinoda Bolen, è una psicoanalista junghiana che attinge alle figure delle dee dell’Antica Grecia per raccontare le molteplici sfaccettature dell’animo femminile, le tante donne che abitano dentro ogni donna.
Ogni dea simboleggia un archetipo del femminile; l’autrice traccia i ritratti di sette dee.
Era, moglie di Zeus, dio e sovrano dell’Olimpo, rappresenta al meglio l’archetipo della donna-moglie. Per lei il rapporto di coppia costituisce la forma più alta di realizzazione personale ed il partner è la sua principale priorità. Ogni donna riscopre Era, dentro di sé quando dà spazio, nella propria vita, al rapporto di coppia.
Demetra, dea dei campi e della terra, incarna la madre: accoglie, nutre, protegge e si identifica pienamente nel ruolo di colei che dà la vita. Demetra rappresenta la funzione materna, non solo la madre in senso biologico.
Persefone, figlia di Demetra, è la dea fanciulla. Giovane e inesperta, non ha ancora affrontato il mondo e le sue sfide. Incarna la donna in divenire, che sta crescendo e non sa bene chi è. Nel mito, Persefone attraversa un processo evolutivo che la porta a diventare regina del regno dei morti e moglie di Ade, che ne è il re. Si tratta, quindi, di una dea dalla natura duplice, da un lato ragazza inconsapevole dall’altro donna adulta.
La fiera Artemide, dea della caccia, autonoma, competitiva e intraprendente, rappresenta la sorella.
Sorella gemella di Apollo, dio del Sole, Artemide è la dea della Luna.
Incarna la donna che basta a se stessa, tesa al raggiungimento dei propri obiettivi, concentrata sulla realizzazione personale e sui propri traguardi da raggiungere.
Atena, dea della saggezza, è anch’essa figlia, ma, mentre nel caso di Persefone viene sottolineato lo stretto rapporto con la madre, Atena è la figlia del padre, erede di Zeus. Rappresenta la donna che studia, ama conoscere e approfondire e incarna tutto ciò che è intelletto e ricerca.
Estia, è la dea del focolare domestico. Anche lei è una dea che basta a se stessa, ma in modo diverso da Artemide. Estia si ripiega su di sé, ha una ricca vita interiore e spirituale. Per lei la casa è uno spazio carico di significato, che va protetto e custodito, così come la propria interiorità. Rappresenta una zia saggia e protettiva, una donna che sa osservare le cose con il giusto distacco. Non le interessa lasciare un segno nel mondo, perché la casa è il suo mondo.
Afrodite, dea della bellezza e dell’amore, incarna la donna amante, la donna consapevole del suo fascino, che sa come piacere, e che esercita l’arte della seduzione. Afrodite vive con trasporto e coinvolgimento l’erotismo e la passione.
In ogni donna abitano tutte queste sfaccettature. Qual è la dea in cui ci riconosciamo maggiormente? Da quale, invece, ci sentiamo più distanti? Nei prossimi articoli approfondirò una alla volta le figure delle dee, mettendo in luce i punti di forza e i punti di debolezza di ogni archetipo.