
Dentro ogni persona timida c’è un mondo che non aspetta altro che di venire alla luce, un patrimonio di sensibilità.
Oltre la paura
Quando siamo attratti da qualcuno o quando vorremmo fare colpo su di una persona che ci piace la timidezza può, in effetti, rappresentare un ostacolo che condiziona le nostre azioni.
Possiamo, ad esempio, sentirci paralizzati dalla paura di dire qualcosa di sbagliato; temere il contatto visivo per paura di arrossire; rimuginare sul rischio di non essere abbastanza interessanti, fino a non concedere al noi stessi la chance di fare il primo passo, prigionieri dei nostri timori. Forse, quando ci sentiamo così, ci sembra di essere gli unici al mondo che si trovano a fare i conti con ansie simili.
Uscire allo scoperto
Non ho mai pensato che la timidezza fosse un difetto; credo, invece, che essere timidi sia una caratteristica del carattere che abbia dei punti di forza e dei punti di “debolezza”.
Le paure che ci bloccano sono diffuse, specie quando ci cimentiamo in qualcosa di nuovo. Conoscere e farsi conoscere meglio da qualcuno che ci interessa ci mette in contatto con la paura di affrontare l’ignoto, facendo spazio nella nostra vita all’imprevisto. E’ naturale provare, al tempo stesso, timore e desiderio; non siamo i soli a sentirci così.
Sarebbe un peccato se la timidezza ci impedisse di metterci in gioco. Cosa possiamo fare per superare i limiti a cui essere timidi può esporre? Vi propongo 3 suggerimenti da mettere in pratica.
1. Sii te stessa/o
Quando dico di essere noi stessi non intendo che dobbiamo darci in pasto agli altri senza filtri. Troppo spesso, dal mio punto di vista, rischiamo di confondere l’autenticità e la spontaneità con il mettere in piazza le nostre emozioni. E’ davvero così? Siamo sicuri che palesando tutte le nostre ansie più recondite costruiremo automaticamente feeling con chi ci è ancora estraneo?
Essere noi stessi significa semplicemente non fingere di essere diversi da come siamo; sentirci liberi di esprimere cosa ci piace e cosa no senza il timore di essere giudicati. Se davanti a noi c’è la persona adatta saprà apprezzarci anche se non siamo propriamente animali da palcoscenico. Possiamo dire, ad esempio, che non amiamo particolarmente stare al centro dell’attenzione o che non ci sentiamo a nostro agio nei luoghi troppo rumorosi e affollati, proponendo qualcosa di più tranquillo.
Come possiamo, infatti, uscire realmente allo scoperto se, per farlo, mascheriamo la nostra reale essenza e i nostri gusti?
2. Fai pratica di occasioni sociali
Esercitarci a fare ciò che ci incute timore ci offre l’opportunità di alleggerire le nostre ansie un passo alla volta; diamoci la possibilità, nei tempi e nei modi che ci sono più congeniali, di coltivare i rapporti sociali e le amicizie, cogliendo l’opportunità di stare in mezzo alla gente.
Mi rendo conto che può apparire un paradosso, ma è proprio cimentandoci nelle occasioni sociali nuove che una situazione che ci incute timore diventa familiare e confortevole. Il trucco è uno solo: fare le cose per gradi, mettendoci in gioco senza forzature.
Se l’idea di un appuntamento con la persona che vi piace vi incute troppa ansia da prestazione sperimentatevi con persone più “neutre”, un po’ come quando ci si allena in palestra in vista di una gara.
3. Cerca supporto
Quando siamo agitati è normale avvertire il bisogno di ricevere supporto per essere rassicurati e incoraggiati; apritevi con qualche amico fidato, chiedendogli di aiutarvi a mettere a fuoco i vostri pregi, ricordandovi le numerose ragioni per cui vale la pena sforzarvi un po’ di uscire dal vostro guscio. Non isolate voi stessi nella difficoltà. Lasciate, al contrario, che il disagio che provate, rappresenti un fattore motivante per correre il rischio di chiedere la vicinanza e il conforto che desiderate.