Il distacco da una persona amata, che si tratti di una relazione giunta al capolinea o di un lutto da affrontare, rappresenta un evento che può mettere duramente alla prova il nostro equilibrio. Come psicologa sono fermamente convinta che esista sempre la possibilità di attraversare la sofferenza senza farsi travolgere, per approdare ad un futuro più sereno.
Il primo passo è riconoscere il nostro dispiacere, senza coltivare l’illusione che non prendere contatto con i nostri sentimenti scomodi possa renderci più forti. Il senso di vuoto che proviamo a causa della fine di un legame, la tristezza e anche la rabbia sono sentimenti del tutto normali, che vanno accolti proprio perché testimoniano la forza del legame che ci univa a chi abbiamo perso.
Ci sono, però, relazioni di natura tossica a cui è importante trovare la forza di sottrarsi per recuperare la propria serenità, come nel caso di un rapporto di coppia profondamente insoddisfacente.
Se, invece, soffriamo a causa di un lutto o vorremo aiutare qualcuno che sta soffrendo a ritrovare il sorriso la motivazione alla base del distacco è differente; in entrambi i casi la necessità di affrontare una perdita ci fa sentire impotenti e vulnerabili.
Questi 3 libri propongono sia spunti pratici che conforto emotivo per aiutare noi stessi e/o chi ci sta vicino a superare vari tipi di distacco.
1. Un libro per liberarsi di una relazione tossica
“I narcisisti perversi e le unioni impossibili. Come superare la dipendenza affettiva e ritrovare se stessi” di Enrico Maria Secci.
L’amore dovrebbe essere fonte di benessere, non di sofferenza. Non mi riferisco, naturalmente, agli alti e bassi di una relazione, ma a quei rapporti asimmetrici in cui un partner offre sentimenti e impegno, mostrando nei fatti di tenere al legame, mentre l’altro partner è sfuggente, inaffidabile e, soprattutto, profondamente critico e svalutante rispetto all’altra persona.
Più frequentemente il partner che subisce è una donna, quello che svaluta è un uomo, ma non è certo una regola fissa. Che senso ha tenere in piedi una relazione di questo tipo? Eppure, appena il partner debole acquista forza e decide di troncare, l’altro si oppone, ricorrendo a minacce e/o a lusinghe. Perché? Per quale motivo mostrarsi interessati ad una persona che fino ieri veniva definita inadeguata e difettosa? Per una questione di potere.
Il narcisismo non consiste nell’incapacità di amare, ma nell’incapacità di accogliere l’amore dell’altro.
Enrico Maria Secci
Il libro, scritto da uno psicoterapeuta molto esperto e competente sul tema, analizza con precisione le dinamiche di una relazione di questo tipo. Molto utile per capire come funziona, soprattutto per il partner vulnerabile che non trova la forza di sottrarsi dal gioco al massacro in cui è precipitato.
L’unico modo per uscirne non è cambiare l’altra persona, nessuno può salvare nessun altro. Potete, però, salvare voi stesse/i, liberandovi dalle catene che vi tengono avvinte/i ad un rapporto così evidentemente tossico.
2. Un libro per elaborare la perdita di un bimbo
“Se tu vai via porti il mio cuore con te” di Silvia Gianatti.
Questo romanzo racconta una storia di dolore e di amore, la storia di una coppia che perde il bambino che stava aspettando. Come si fa tornare a sorridere dopo un’esperienza simile? Dopo essere passati di colpo dalla felicità più grande alla più nera disperazione? Valeria, la protagonista, si racconta in prima persona. All’inizio è chiusa in se stessa, devastata dal dolore. Niente sembra poterla consolare, nemmeno Marco, il suo compagno, riesce ad aiutarla.
Quando si diventa una mamma? E quando nasce un bambino? Tu non sei nato. Io sono la tua mamma.
Silvia Gianatti
Finché un giorno, dietro invito della dottoressa che la sta sostenendo in questo momento difficile, inizia a scrivere una lettera al suo bimbo, per riannodare il legame improvvisamente interrotto. Lui purtroppo non è nato, ma lei è e sarà sempre la sua mamma.
Pagina dopo pagina Valeria scopre, e noi con lei, che il dolore può essere affrontato. Ci vuole pazienza e tanto coraggio. Ci vuole la forza di lasciarsi aiutare. Tommaso, suo figlio, sarà sempre parte di lei ed è anche grazie all’amore che prova per il suo bimbo andato via troppo presto che Valeria trova, giorno per giorno, la voglia di ricominciare.
3. Un libro per aiutare i bimbi ad affrontare il lutto
“Tu non ci sei più e io mi sento giù” di Anna Rita Verardo e Rita Russo, disegni di Paolo Samarelli
Ho scelto questo libro perché tratta l’argomento del lutto in modo delicato e sensibile. Non potrebbe essere altrimenti dato che è un libro rivolto ai bambini. E’ stato scritto da due terapeute proprio con lo scopo di dare agli adulti uno strumento per aiutare i bambini a affrontare la sofferenza di una perdita.
Dai tempo al tuo cuore. Ci sono giorni in cui ti sembrerà di non soffrire più e giorni in cui tornerai ad essere triste o arrabbiato.
Anna Rita Verardo e Rita Russo
Può essere molto difficile dire addio a qualcuno che ami ed è normale che ti manchi moltissimo. A volte potresti non pensare alla persona che è morta, questo non significa averla dimenticata.
Ci sarà sempre un posto speciale nel tuo cuore per conservare i ricordi dei momenti trascorsi insieme.
Secondo me può essere utile anche ad adulto, perché parla al bambino che siamo stati, che, dentro di noi, un po’ saremo sempre. Niente come un lutto ha il potere di farci sentire piccoli e vulnerabili. Tornare a sorridere non sembra possibile, ma lo è!