3 libri per la salute della psiche

3 libri per la salute della psiche

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Da psicologa amante della lettura credo che i libri possano rappresentare una risorsa molto utile per promuovere maggiore consapevolezza di noi stessi. Che si tratti di romanzi, saggi o libri di auto aiuto l’essenziale è poter ritrovare tra le pagine qualcosa che ci appartiene, le parole che ci mancavano o le riflessioni che ci fanno vedere le cose da una prospettiva a cui non avevamo pensato.

I 3 libri che seguono contengono tutti degli spunti per potenziare il benessere psicologico, anche se utilizzano approcci e trattano temi differenti. In tutti e tre è presente la capacità di trattare temi “seri” con la giusta dose di ironia, un’ironia che dona leggerezza senza mai scadere nella superficialità.

1.  Un libro per trovare il proprio super eroe nascosto

“Superhero Therapy. Un viaggio da eroe attraverso l’Acceptance and Commitment Therapy” di Janina Scarlet e illustrato da Wellinton Alves 

Come cantava David Bowie nella sua Heroes “Possiamo essere eroi”. Sì, ma come? I supereroi non sono mica reali. O forse sì. Nel senso che nel momento del bisogno, tutti noi tiriamo fuori delle risorse, dei poteri, che non avremmo mai pensato di avere.

Il metodo Superhero Therapy si chiama così proprio perché utilizza i personaggi dei supereroi per mostrare come affrontare le nostre paure e difficoltà allenandoci, giorno dopo giorno, e migliorando la fiducia in noi stessi.

Riusciamo a trovare la forza e la motivazione, perché in noi ci sono molte più risorse di quelle che crediamo. Nel libro, semplice e immediato, ma non per questo superficiale, vengono offerti tanti spunti utili, basati su evidenze scientifiche. Siete pronti a scoprire il supereroe che è nascosto dentro di voi?

2.   Un libro per andare in terapia

“Strizzacervelli. Cinquanta potenti ragioni per (non) andare dallo psicologo” di David Gourion e illustrato da Muzo 

Avviso per il lettore: recensione ad alto contenuto di (auto) ironia! Gli strizzacervelli sono persone che sarebbe meglio evitare. Alcuni sono più matti dei loro pazienti. Non servono a niente, anzi, peggio: se non avete problemi ve li fanno venire loro!

No, non sono impazzita…sono io stessa una strizzacervelli, ero già matta! Ho solo letto un libro veramente esilarante, scritto da un collega, che descrive tutti i luoghi comuni sulla professione dello psicologo.

Se mai vi venisse voglia di consultarne uno correte a leggere il libro! Vi farà cambiare subito idea snocciolando validissime ragioni per non farlo mai, tra cui: sulle riviste c’è già tutto, meglio consultare un veggente, i panni sporchi si lavano in famiglia, se proprio mi devo confessare vado dal prete e molti altri.

Sentite quanta saggezza? E non è che un assaggio. Naturalmente il libro smonta, attraverso asserzioni paradossali, tutti i motivi per cui spesso, anche se sentiamo di averne bisogno, evitiamo di ricorrere all’aiuto di uno psicologo. Ogni luogo comune preso in esame riflette pregiudizi duri a morire. Il lettore non può fare a meno di sorridere nel leggere di come certi stereotipi siano, in realtà, totalmente infondati.

3.   Un libro per curarsi con i libri

“Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno” di Ella Berthoud e Susan Elderkin 

Prendiamo due ragazze, amiche da sempre, entrambe appassionate di letteratura. Mettiamo che un giorno decidano di scrivere insieme un elenco dei libri che hanno amato di più. Non un semplice elenco: vogliono dirci qual è il libro più adatto per vincere lo sconforto, la tendenza a procrastinare, e mille altre cose che possono capitare ad ognuno di noi.

Risultato: un libro divertente pieno zeppo di spunti di lettura di ogni tipo e per tutti i gusti.

Attenzione: qui non troverete manuali di auto aiuto, ma un’enorme quantità di romanzi e racconti. Le autrici non sono terapeute, sono amanti della letteratura. Vogliono prendervi per mano e farvi volare con la fantasia. Anche questo, a ben pensarci, può curare l’anima e aiutarci a vedere le cose da altri punti di vista.

Si parla anche dei “vizi” dei lettori, come comprare libri in modo compulsivo; ammetto che questo mi capita, solo qualche volta…forse un po’ di più di qualche volta!

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