L’estate è iniziata già da un po’ regalandoci, come ogni anno, la promessa di un meritato periodo di sospensione che ci permetta di recuperare le energie e di dedicare del tempo a noi stessi.
Il riposo non è l’ozio: è sdraiarsi sull’erba in un giorno d’estate ascoltando il mormorio dell’acqua o guardare le nuvole fluttuare nel cielo, non una perdita di tempo.
John Lubbock
È molto importante concederci di alleggerire la routine del nostro quotidiano; rappresenta una boccata di ossigeno, una pausa dagli automatismi delle nostre giornate che, nell’avvicendarsi degli impegni, rischiano di somigliarsi troppo l’una all’altra, un po’ come accade nel bel film “Ricomincio da capo”, nel quale il protagonista Bill Murray è costretto a rivivere all’infinito lo stesso giorno.
Relax e tempo per il benessere
La stagione estiva ci legittima a concederci un tempo più nostro, nel quale possiamo allontanarci dagli schematismi e dalle scadenze per scegliere di fare ciò per cui, nel resto dell’anno, non abbiamo mai spazio a sufficienza: rilassarci, divertirci, viaggiare e uscire dalla quotidianità, recuperando, attraverso la riscoperta di hobby e passioni lasciate un po’ in disparte, il contatto con la nostra essenza più autentica.
Nella famosa favola di Esopo “La cicala e la formica”, la povera cicala viene, alla fine, punita dalla formica (che rifiuta di cedere parte delle sue provviste) per non essere stata sufficientemente lungimirante e aver scelto di trascorrere il suo tempo godendosi l’estate invece di accumulare viveri in vista della stagione più fredda.
Per quanto mi riguarda, in questa sede preferisco valorizzare un punto di vista alternativo, lo stesso messo in luce dallo scrittore Gianni Rodari:
Alla formica
Chiedo scusa alla favola antica
se non mi piace l’avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
che il più bel canto non vende, regala.Gianni Rodari
Il tempo del relax non è tempo “buttato via”, sottratto indebitamente agli impegni lavorativi; è un tempo prezioso e rigenerante, cosa della quale sarebbe utile ricordarci non solo durante l’estate, ma anche nel corso dell’anno.
Ciò ci permetterebbe di non arrivare all’appuntamento estivo stanchi ed affaticati al punto da pretendere, dalla stagione estiva, una sorta di riscatto morale, una compensazione di tutta l’insoddisfazione accumulata nell’avvicendarsi implacabile di impegni familiari e scadenze di studio e di lavoro.
Meno aspettative, più leggerezza
Se carichiamo il periodo estivo di pretese e aspettative eccessive la delusione rischia di essere dietro l’angolo; meglio fare spazio alle possibilità che la vacanza ci offre, accogliendo ogni giorno come un’opportunità di concederci qualcosa di bello:
- tempo di qualità con le persone che amiamo (quale occasione migliore, ad esempio, di stare con il partner, gli amici o di tornare un po’ bambini insieme ai nostri figli);
- possibilità di recuperare energia e dinamismo attraverso attività all’aria aperta;
- esplorare nuovi luoghi oppure angoli poco conosciuti del luogo in cui viviamo.
Il rinnovamento si nutre di spontaneità e di libertà, non del “dovere” di divertirsi a tutti i costi. Per la stessa ragione può essere utile non eccedere nella pianificazione, concedendo a noi stessi la possibilità di vivere un quotidiano non solo più rilassato, ma anche un po’ meno strutturato.
Se ci permettiamo di uscire un po’ dagli schemi creiamo, nella nostra vita, una breccia di flessibilità, attraverso la quale possono fare il loro ingresso sorprese inattese unite ad un rinnovato senso di noi stessi; in altre parole, una ventata benefica di freschezza e di novità.
Riscoprire noi stessi
Giova ricordarsi che ciò può accadere ogni giorno, non solo d’estate. La pausa estiva rappresenta l’occasione di fare spazio ai desideri ed è importante non ridurla ad una fuga, una momentanea evasione da tutto quello che, nella nostra vita, ci va stretto.
Il mio obiettivo è crearmi una vita da cui non mi serve prendermi una vacanza.
R. Hill
Avere il tempo di esplorare il mondo dentro e fuori di noi ci permette di ritrovare il contatto con le nostre reali priorità, in modo da mettere a fuoco ciò conta veramente.
Se, approfittando della sospensione estiva, ci dovessimo rendere conto che il modo in cui è impostata la nostra vita non ci rispecchia abbastanza, possiamo fare tesoro di questa consapevolezza per poter immaginare ed attuare, un passo alla volta, i cambiamenti di cui ci accorgiamo di avere bisogno.
Solo così l’estate ci mostra la sua essenza più profonda: non il tempo della fuga, ma quello in cui prendono forma le nuove opportunità.